Perché il Gender è una ideologia
Nelle brevi note che seguono viene implicitamente denunciato un altro aspetto della mistificazione messa in atto in questi giorni dai sostenitori delle cosiddette "unioni civili". Si nega da parte di costoro l'esistenza di qualsivoglia "ideologia gender".
Il documento che pubblichiamo fa giustizia di questa ennesima menzogna evidenziando fondamenti teorici radicati profondamente nella cultura atea e marxista fin dagli anni '60.
A seguire, due importanti contributi video (cliccare sui link proposti), tratti dal recente MEETING DI RIMINI (20-26 Agosto 2015), aiutano a fare chiarezza su troppi inganni e speculazioni mediatiche che cercano di intaccare i fondamenti della morale e del comune sentire civile.
Estratto da:
PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA
FAMIGLIA, MATRIMONIO E "UNIONI DI FATTO"
Città del Vaticano, 26 luglio 2000
Festa di San Gioacchino e Sant’Anna, Genitori della S.ma Vergine Maria
Card. Alfonso López Trujillo
Presidente
S.E.Mons. Francisco Gil Hellín
Segretario
(...)
Nel decennio 1960-70, si sono affermate alcune teorie (che oggi gli esperti qualificano generalmente come "costruzioniste") secondo le quali l'identità sessuale di genere ("gender") sarebbe non solo il prodotto dell'interazione tra la comunità e l'individuo, ma anche indipendente dall'identità sessuale personale. In altri termini, nella società, i generi maschile e femminile sarebbero esclusivamente il prodotto di fattori sociali, senza alcuna relazione con la dimensione sessuale della persona. In questo modo, ogni azione sessuale sarebbe giustificabile, inclusa l'omosessualità, e spetterebbe alla società cambiare per fare posto, oltre a quello maschile e femminile, ad altri generi nella configurazione della vita sociale [6].
L'ideologia di "gender" ha trovato nell'antropologia individualista del neo-liberalismo radicale un ambiente favorevole [7].
La rivendicazione di uno statuto analogo, per il matrimonio e per le unioni di fatto (incluse quelle omosessuali) è oggi generalmente giustificato facendo ricorso a categorie e termini derivanti dall'ideologia di "gender"[8].
Esiste così una certa tendenza a designare come "famiglia" ogni tipo di unioni consensuali, ignorando la naturale inclinazione della libertà umana alla donazione reciproca, e le sue caratteristiche essenziali, che sono la base di questo bene comune dell'umanità che è l'istituzione matrimoniale.
(...)
NOTE
[6] Diverse teorie costruzioniste sostengono oggi concezioni differenti sul modo in cui la società dovrebbe - secondo quanto sostengono - cambiare adattandosi ai diversi "generi" (ad esempio nell'educazione, la sanità, ecc.). Alcuni sostengono l’esistenza di tre generi, altri cinque, altri sette, altri ancora un numero che può variare in funzione di diverse considerazioni.
[7] Tanto il marxismo quanto lo strutturalismo hanno contribuito in misura differente al consolidamento di questa ideologia di "gender", che ha subito diversi influssi, quali la "rivoluzione sessuale", con postulati come quelli rappresentati da W. Reich (1897-1957) che appella alla "liberazione" da qualunque disciplina sessuale, o Herbert Marcuse (1898-1979) che invita a sperimentare ogni tipo di situazione sessuale (intesa a partire da un polimorfismo sessuale di orientamento indifferentemente "eterosessuale" - cioè l'orientamento sessuale naturale - o omosessuale), slegata dalla famiglia e da qualsiasi finalismo naturale di differenziazione tra i sessi, così come da qualsiasi ostacolo derivante dalla responsabilità procreativa. Un certo femminismo radicalizzato ed estremista, rappresentato da Margaret Sanger (1879-1966) e da Simone de Beauvoir (1908-1986) non può essere collocato al margine di questo processo storico di consolidamento di una ideologia. In questo modo, "eterosessualità" e monogamia sarebbero solo casi possibili di pratica sessuale.
[8] Questo atteggiamento ha incontrato, purtroppo, un'accoglienza favorevole presso numerose istituzioni internazionali importanti, e si è tradotto nel conseguente deterioramentodel concetto stesso di famiglia, il cui fondamento è, necessariamente, il matrimonio. Tra queste istituzioni, alcuni Organismi della stessa Organizzazione delle Nazioni Unite, sembrano aver aderito recentemente ad alcune di queste teorie, ignorando con ciò l’autentico significato dell'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, che qualifica la famiglia come "nucleo naturale e fondamentale della società". Cfr. Pontificio Consiglio per la Famiglia, Famiglia e Diritti umani, 1999, n. 16.
- il Link per il documento completo:
- i 2 Contributi video tratti dal recente MEETING DI RIMINI (20-26 Agosto 2015). Clicca sui Link seguenti:
5 Settembre 2015
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