mercoledì 22 gennaio 2025

 









Contro quel Nulla che avanza...

Alcuni anni fa, quando bazzicavo ancora nelle aule di una Scuola Italiana già alquanto derelitta, consideravo con i miei alunni alcune tematiche del Decadentismo e molto spesso mi capitava di sottolineare inquietanti connessioni con l’evoluzione di una società sempre piùfrantumata nella fede, nei valori e nell’intimo di tante coscienze individuali. Gli scrittori del Novecento avevano visto la via che conduceva al baratro ed io pensavo che in quei giorni avessimo già toccato il fondo. Ne discutevo animatamente con i miei ragazzi sentendomi anch’io, per la mia gioventù libertaria e rivoluzionaria, in qualche misura corresponsabile e vittima altresì di quell’ingorgo morale che precipitava verso il basso. Io neo-convertito negli anni ’90 ad una nuova speranza evangelica sulle tracce di una Papa vigoroso e ardente di Spirito venuto dall’Est, io ora impegnato a risollevare le coscienze ma che nel tempo dell’ardore giovanile e della romantica rivolta avevo anch’io negato il Padre e studiavo con entusiasmo sui libri di Marcuse, W. Reich e Bakunin. Dicevo che ne discutevo animatamente con i miei ragazzi, sognando per loro un riscatto, una nuova generazione che riparasse ai nostri errori partoriti in quel fuoco ardente di un sessantotto che ogni cosa avrebbe divorato per una nuova creazione.

C’era di buono una sete di giustizia, una ricerca di verità nelle relazioni umane deluse da un contesto civile troppo farisaico per soddisfare i nostri ideali. Ma erano anche sogni indeterminati e contraddittori, ideologie ove la vendetta prevaleva sul perdono fino a sfociare nell’uso delle armi, nella sopraffazione cieca, in un terrorismo troppo fine a se stesso per configurare un mondo ideale.

Che altro potevo fare se non che metterli in guardia? Troppo poco o troppo tardi. Come in quel film “La Storia Infinita”, il Nulla continua ad avanzare, la decadenza non si arresta e, ingoiato quel fremito di libertà, ne fa oggi bandiera di quello stesso “sistema” che allora contestavamo per motivi inversi, per il suo rigore.

Astuto e sinuoso è il Nulla. Il Sistema è ancora lì e mi viene in mente un amico di allora, morto precocemente per troppo amore, che mi invitava ad una rivoluzione interiore perché da quella politica, diceva, non avremmo tratto nulla. Tanta saggezza come quella di Dean Moriarty sulla “mia” strada…

Il Sistema di oggi è una lobby LGBT che allora si spacciava per falsa libertà e noi ci credevamo perché a quel tempo sembrava rompere un muro di ipocrisia ed oggi è questa invece la nuova ipocrisia che si consolida all’ombra di esperimenti genetici e case farmaceutiche e interessi bancari che le sostengono. La nuova forma del Nulla, quella decadenza che non tocca mai il fondo ed è giunta ad espiantare Dio dai cuori disgregati. Che direi oggi ai miei ragazzi? Che solo una rivoluzione interiore, ieri come oggi, può salvarli e salvare il mondo, il vero modo per combattere il Nulla è una Fede e una Speranza e che il Sistema può essere battuto solo se lo distruggiamo prima di tutto in noi stessi.

9 Novembre 2015

Nessun commento:

Posta un commento