mercoledì 16 aprile 2025



















UN FRUTTO AVVELENATO SULL'ALBERO DI VITO

Dove si annida la serpe del modernismo

Vero o falso?... “Che cosa è la Verità?” lo chiedeva Pilato a Dio in persona. Per quale motivo chi dice oggi di essere di Cristo dovrebbe porsi ancora un tale dubbio che, per la natura stessa della parola, scaturisce dal “dia-volo”? Diabolico oggi è confondere o peggio fingere di fare confusione tra “dialogo” e… “diavolo”. Esattamente come Mancuso e La Stampa. Il politichese e i compromessi appartengono al mondo e alla paura della Croce oggi resa concreta dalle invadenze massoniche e musulmane soprattutto all’Interno della Chiesa. La Croce è invece di Cristo e di chi la sceglie per risorgere con Lui. Semplicemente… Mancuso (e chiunque con lui) ha scelto “la parte peggiore”, “quella che gli sarà tolta”. Il resto è “fuffa”. Non c’è dunque alcun motivo perché un cristiano debba sentirsi “contento” nell’ascoltare tali sciocchezze. Soprattutto in ambito ecclesiale. Cambiare canale è piuttosto d’obbligo non essendo oggi neppure minimamente attraente per noi questo frutto già marcio dell’albero di Vito così come invece apparve ai nostri progenitori quello altrettanto ingannevole dell’Albero della Vita. Non fosse altro per il semplice fatto che pur essendo umano sbagliare, perseverare resta tuttavia, a tutti gli effetti “diabolico”. E non fosse altro che per avere ancora oggi la convinzione (taluno la chiama giustamente “Fede”) e, finché dura, anche il diritto politico di augurare a tutti Buona Pasqua, senza riserve teologiche, con assoluta e non contrattabile pienezza di significato. Piaccia o dispiaccia. 

Renato Pernice - 16 aprile 2025

 

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